domenica, agosto 27, 2006

18 Agosto
''Bangla telenovela"


Sono stati giorni piu' rilassanti quelli che si sono appena conclusi. Il caldo insopportabile ci ha lasciato poche energie e personalmente mi sono limitata ad osservare i comportamenti della famiglia.
Il dramma famigliare della bambina continua ad essere al centro dell'attenzione. La piccola, alla quale verra' dato un nome ai tre mesi compiuti, e' stata trasferita in un'altra struttura, dopo che i famigliari si sono insospettiti quando hanno saputo di morti sospette di bambini nella struttura di cui ho gia' parlato.
Il trasferimento mi e' stato raccontato come se fosse stata un'avventura epica: mamma, papa' e cugini sono andati a recuperare la piccola e l'hanno portata via di forza. Questo a causa del fatto che le autorita' dell'ospedale non hanno voluto dare il permesso per l'uscita. Ho chiesto il motivo ma nessuno mi ha saputo spiegare.
Sono sollevata dal sapere che la piccola si trova in una struttura (spero) piu' adeguata e andremo a farle visita nei prossimi giorni.

Inoltre, sto scoprendo piano piano le mille problematiche culturali e famigliari. Ormai tutti i vicini sanno della mia presenza e vengono a farmi visita, o meglio vengono a guardarmi. Di solito le modalita' sono le seguenti: si siedono accanto a me e dopo aver chiesto se parlo la loro lingua, rinunciano a discorrere e si limitano ad osservarmi meticolosamente.
A volte sorridono, altre volte mi guardano serie ed attente. Spesso mi sento in imbarazzo ma cerco il piu' possibile di non darlo a vedere.
In ogni caso dopo qualche minuto si alzano, mi danno l'ultima occhiata di controllo e se ne vanno soddisfatte della loro scoperta.
Tuttavia, ci sono volte in cui sono piu' fortunata poiche' vengono a farmi visita delle donne che parlano un pochino l'inglese. Pero' questa e' anche una situazione potenzialmente problematica e difficile da gestire, perche' sono costretta a rispondere alle loro domande sulla mia vita privata (e qui il confine tra il curioso e l'invadente e' molto sottile). E spesso devo stare attenta a cosa dico perche', sure enough, tutto il quartiere lo verra' a sapere nel giro di poche ore. Le domande sono sempre le stesse: sei sposata? da quanto tempo? matrimonio d'amore o organizzato dalla famiglia? Ovviamente devo sempre rispondere si' alla prima domanda ma non capisco se le mie risposte a quelle che seguono deludono o meno il mio interlocutore...