11 agosto
Vengo svegliata alle 9
Non ancora avvezza al sistema mi alzo per riporre il mio piatto nel lavandino. Vengo subito fermata da una delle nipoti che me lo toglie di mano.
Scendo al piano inferiore per curiosare e vado a sedermi vicino a due ragazze intente nellla selezione
Vengo richiamata in una stanza dove mi fanno sedere e una ragazza comincia a pettinarmi. La lascio fare e poi le sorrido ringranziadola.
Sono stordita da tutte queste riverenze e non sono a mio agio.
Devo prepararmi per andare in banca a cambiare I soldi. Indosso un tipico vestito indiano: camicia bianca lunga fino alle ginocchia con fiori rossi ricamati, pantaloni larghi di cotone bianchi e sciarpa in tinta da appoggiare al petto per coprire le forme.
Mi incammino con Nani. Non c’e’ modo di capirsi: andiamo a gesti. Una donna si ferma e mi guarda con fare insistente. Nani le parla e la manda via.
Arriviamo al fondo della strada dove ci sono 3 riscio’ allineati. Nani mi fa cenno di salire. Ho l’impressione che sia pericolante ma poi mi ricredo.
Attraversiamo le strade trafficate e poi inbocchiamo la via
Mi rendo conto sempre di piu’ delle precarie condizioni di vita di questa gente.
Arriviamo ad un incrocio dove una guardia dirige il traffico tra I riscio’. Sorrido divertita dalla scena. Scendiamo li vicino e do al ragazzo 10 Taka (circa 12 centesimi). Nani comincia ad inveire contro di lui e vedo che riceve in cambio 3 monete. Forse 10 Taka era una tariffa troppo alta? Non potendo intervenire la lascio fare.
Attraversiamo la strada e ci rendiamo conto che la serranda e’ abbassata. Solo dopo realizzo che oggi e’ venerdi’ e che questo e’ un paese musulmano…E poi la preghiera
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